Circ. 7 del 18 febbraio 2015 - Problemi di acquisizione dei documenti informatici e inefficacia dei depositi telematici in Corte d'Appello

Si comunica che da alcuni accertamenti effettuati, risulta che i DOCUMENTI depositati telematicamente, nei procedimenti avanti al Tribunale, NON vengono acquisiti dalla Corte d'Appello, per le cause che vengono appellate.

Gli ATTI delle parti e del giudice risulterebbero invece correttamente visibili e acquisiti dalla Corte d'Appello.

Si tratta di un problema di sistema (SICID), a livello ministeriale.

In attesa che vengano realizzate le necessarie modifiche (di cui vi terremo tempestivamente informati), appare necessario procedere, in sede di costituzione (cartacea) in appello, al deposito di una copia cartacea anche dei documenti contenuti nel fascicolo informatico di primo grado, che eventualmente si potranno (prudentemente) autenticare con dichiarazione ai sensi del comma 9 bis dell'art.16 bis del d.l. n. 179/2012.

Approfittiamo dell'occasione per un'importante segnalazione: abbiamo recentemente appreso che sono state inviate oltre 500 buste telematiche contenenti atti in Corte d'Appello.

Ricordiamo a tutti che il processo telematico in Corte d'Appello avrà inizio dal 30 giugno 2015 e vi informiamo che, non avendo tali depositi alcun valore legale, tali buste non vengono in alcun modo "lavorate" dalla Cancelleria della Corte d'Appello, con la conseguenza che chi le ha inviate, allo stato, non riceve alcun messaggio di rifiuto, e con l'ulteriore grave conseguenza che gli atti contenuti nelle buste non vengono portati alla conoscenza della Corte.

Nei prossimi giorni seguiranno incontri con la Dirigenza della Corte al fine di verificare la possibilità di procedere alla "lavorazione" delle buste erroneamente depositate.