Come previsto dal DM 47 del 25/02/2016, attuativo dell'art. 21 della legge professionale ed in vigore dal 2019, nel corso del 2021 il Consiglio dovrà accertare l'esercizio continuativo della professione forense in capo a tutti gli iscritti all'albo, ivi compresi gli Avvocati stabiliti ex DLgs 96 del 2/2/2001.

Come noto, l'art. 2 lett. e) del DM 47/2016 prevede, tra l'altro, che uno dei requisiti imprescindibili per comprovare l'esercizio continuativo della professione e, conseguentemente, per il mantenimento dell'iscrizione all'albo, sia l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento professionale secondo le modalità e le condizioni stabilite dal Consiglio Nazionale Forense.

Per questa ragione riteniamo utile rammentare che il Consiglio Nazionale Forense, con delibera n. 168 del 20 marzo 2020, divulgata con la circolare n. 137/2020, ha stabilito che "i crediti formativi acquisiti nell'anno 2020 saranno integralmente compensabili, per quantità e per materie, da parte dell'iscritto, sia con i crediti conseguiti negli anni del triennio formativo 2017/2019, ove concluso, sia con i crediti da conseguire nel triennio formativo successivo", fermo restando l'obbligo di acquisire nell'anno 2020 cinque crediti formativi (di cui 3 nelle materie ordinarie e 2 nella materia deontologica) non cumulabili e da imputarsi all'anno 2020.

Ricapitolando, chi non ha completamente adempiuto l'obbligo per il triennio 2017/2019 potrà frequentare sino al 31 dicembre 2020 eventi formativi – anche in via esclusiva con la modalità a distanza - per recuperare i crediti non conseguiti nel triennio precedente, sia nelle materie ordinarie, sia in quelle obbligatorie, comunque nel rispetto del monte crediti complessivo di 60 di cui 9 nelle materie obbligatorie nel triennio.

Vi invitiamo a verificare con sollecitudine la Vostra posizione formativa al fine di avvalervi tempestivamente delle condizioni di cui alla delibera del CNF.

Il Presidente

avv. Italia Elisabetta d'Errico

(Circolare n. 378 del 19 ottobre 2020)