E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore l'atteso d.m. n. 37 dell'8 marzo 2018, che ha aggiornato e in parte rinnovato i parametri dei compensi per gli avvocati, sostituendo il previgente d.m. 55/2014 (che rimane naturalmente in vigore per gli incarichi professionali che si sono esauriti sotto la sua vigenza e che non siano regolati contrattualmente).

Nel nuovo decreto, firmato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando e fortemente voluto dal Consiglio Nazionale Forense, è stata inserita un'importante correzione in materia di liquidazione dei compensi in sede giudiziale, con la soppressione dell'espressione «di regola» che, nel testo del 2014, consentiva ai magistrati di diminuire i compensi anche al di sotto dei minimi tabellari. Le percentuali massime di riduzione sono ora inderogabili.

Altra novità di rilievo è l'introduzione di una tabella per l'attività di negoziazione assistita e di mediazione, che non trovavano regolamentazione nei precedenti parametri.

È poi previsto un incremento di compenso del 30% per i difensori che utilizzano tecniche informatiche per agevolare la consultazione e la fruizione degli atti giudiziari depositati telematicamente.

Alleghiamo infine la scheda di analisi predisposta dall'Ufficio studi del C.N.F., con il testo del nuovo d.m. parametri coordinato con il testo previgente.

Il Presidente del C.N.F. avv. Andrea Mascherin, esprimendo soddisfazione per l'emanazione del decreto, ha evidenziato come il nuovo decreto parametri sia in linea con l'introduzione delle norme sull'equo compenso (cfr. nostra circolare n. 1/2018), entrambi preservando la dignità della professione forense.

Il Presidente

avv. Giovanni Berti Arnoaldi Veli

(Circolare n. 91/2018)