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Progetto di trasferimento di uffici giudiziari nell’area ex Stamoto

Abbiamo letto sulla stampa locale che il Ministero della Giustizia (cui ora spettano onere e responsabilità dell'edilizia giudiziaria, al posto del Comune) sta pensando a una possibile "cittadella giudiziaria" nell'area ex Stamoto, in via del Parco nel quartiere S. Vitale.

Si tratta di un'area tuttora militare, che andrebbe innanzitutto acquisita e poi edificata interamente, previa demolizione e bonifica degli stabilimenti militari esistenti, lontana dall'attuale sede degli uffici giudiziari, in una zona residenziale.

Il Consiglio dell'Ordine esprime forte preoccupazione per questo progetto – se tale può dirsi, in assenza di alcuna progettualità e concertazione – poiché innanzitutto non verrebbe affatto realizzata la tanto invocata "cittadella giudiziaria": la stessa Agenzia del Demanio, incaricata dal Ministero, ha comunicato che in quell'area non verrebbero trasferiti né la Corte d'Appello, né la Procura Generale, né la Procura della Repubblica né il Tribunale per i minorenni. Quanto al resto, siamo ancora allo stato di una ipotesi vaga e generica, di dubbia realizzabilità, con costi certamente ingentissimi, in tempi assai lunghi.

Ma ciò che sin d'ora appare chiaro – e preoccupa – è che dunque, contrariamente a quanto si legge e si ascolta, l'ipotesi allo studio, oltre a creare una serie di noti e ulteriori problemi in termini di mobilità urbana e di sradicamento della sede oramai millenaria dello Studium bolognese, non avrebbe affatto una finalità unificatrice di tutti gli uffici ma, al contrario, realizzerebbe una loro profonda disgregazione, con gravi ricadute sul funzionamento dei servizi di giustizia.

Il Consiglio dell'Ordine è impegnato, insieme ai dirigenti di tutti gli uffici giudiziari, in una costante opera di relazione istituzionale, finalizzata a scongiurare la realizzazione di progetti estemporanei, avventurosi e non funzionali alla definitiva sistemazione degli uffici giudiziari della città.

Continueremo a tenere in massima attenzione la situazione, nell'interesse dell'avvocatura bolognese e dei cittadini che innanzi agli uffici giudiziari siamo chiamati a rappresentare.

il Presidente

avv. Giovanni Berti Arnoaldi Veli

 


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