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(segue) Nuova regolamentazione d'accesso alla Procura

Circ. 53 del 13 luglio 2015 - (segue) Nuova regolamentazione d'accesso alla Procura

Abbiamo il piacere di comunicare che, dopo l'intervento del Consiglio dell'Ordine di cui abbiamo dato conto con la nostra precedente circolare n. 45/2015 riportata di seguito, abbiamo ricevuto dal Procuratore della Repubblica l'allegato provvedimento, con il quale è stato rimosso l'obbligo, per gli avvocati che accedono alla Procura, di sottoporsi al controllo del metal-detector, così come è stato rimosso l'obbligo di sottoporre al medesimo controllo le borse degli avvocati.

Siamo lieti del risultato conseguito, che costituisce riconoscimento dell'alta funzione e della dignità dell'avvocatura.

 

Circ. 45 del 1 luglio 2015 - Nuova regolamentazione d'accesso alla Procura

Si trasmette il provvedimento emesso il 14 maggio scorso dal Procuratore della Repubblica, con il quale sono state aggiornate le modalità d'accesso alla Procura.
Ricevuto il provvedimento, il Consiglio dell'Ordine ha immediatamente chiesto un incontro con il Procuratore, che si è svolto il 17 giugno scorso, nel corso del quale – oltre ad avere rappresentato gli aspetti critici lamentati dall'avvocatura nell'accesso ai servizi di giustizia resi dalla Procura – ha in particolare contestato, consegnando lettera a mani al Procuratore, il provvedimento emesso, richiamando quanto già in precedenza comunicato in analoga occasione al Presidente del Tribunale e segnalando, rispetto al fatto che – al punto 2 – è previsto che "le borse e i bagagli [degli avvocati] saranno comunque posti sul nastro scorrevole per l'apposito controllo al metal detector":

- che "l'avvocatura bolognese è sempre stata aliena da condotte che abbiano potuto generare il rischio di attentati a quella sicurezza che deve essere giustamente garantita all'interno degli uffici giudiziari. Ci teniamo quindi a ribadire con forza l'idea che la Procura non debba difendersi dagli avvocati; semmai agli avvocati, all'interno degli uffici giudiziari, la sicurezza deve essere assicurata, come a tutti gli altri operatori di giustizia. L'avvocatura bolognese rivendica con convinzione e orgoglio la funzione sociale della difesa, che deve essere svolta con rispetto della dignità della professione forense e di chi quotidianamente la esercita, tra tante difficoltà. L'avvocatura non è ospite all'interno degli uffici, ma vi accede – esattamente come i magistrati e il personale di cancelleria – per svolgere la propria funzione, quale parte integrante della giurisdizione";

- che "la menzionata disposizione del Suo provvedimento – che pure nella prima parte correttamente disciplina allo stesso modo l'accesso da parte di magistrati, avvocati e personale amministrativo privi di borse – crea una ingiustificata differenziazione fra gli accessi, da una parte, degli avvocati e, dall'altra, dei magistrati e dei funzionari, rendendo i secondi assai più agevoli (e assai meno sicuri) di quelli degli avvocati, i quali si trovano così concretamente a essere i soli destinatari di un provvedimento restrittivo degli ingressi, anche in considerazione del fatto che, inoltre, l'art. 5 del Suo provvedimento consente (unicamente) ai magistrati e al personale amministrativo di accedere alla Procura da altro ingresso, collocato in Piazza S. Domenico, dove non è presente alcun metal detector, con palese diseguaglianza di trattamento nei riguardi degli avvocati";

- che "il problema della sicurezza degli uffici giudiziari non è sottovalutato dall'avvocatura, che anzi ha tutto l'interesse a svolgere la propria delicata funzione in ambienti protetti; ed è proprio sgravando gli addetti al controllo degli accessi dall'onere di un approfondito controllo del ceto forense che un più efficace e penetrante controllo può essere dagli stessi svolto nei riguardi di coloro che accedono occasionalmente agli uffici giudiziari";

- che, infine e in forza di quanto sopra, "se è vero – come certamente è, e come abbiamo sentito confermato dagli stessi rappresentanti della Procura – che all'avvocatura deve essere riconosciuta pari dignità in pari grado di non pericolosità rispetto alle altre categorie di operatori della giustizia, Le chiediamo allora di rimuovere le restrizioni di modalità d'ingresso imposte ai soli avvocati".


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