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Novità legislative di fine d’anno per la professione forense

Nel finire dello scorso anno sono stati emessi dal Parlamento due importanti provvedimenti legislativi, che hanno interessato la professione forense sotto diversi aspetti.

Il primo è la legge n. 172/2017, di conversione del d.l. n. 148/2017 (cd. decreto fiscale, collegato alla legge di bilancio 2018), che contiene una parziale revisione della disciplina sull'assicurazione obbligatoria degli avvocati, con la quale è stato abrogato l'obbligo per l'avvocato, l'associazione ovvero la società tra professionisti di stipulare adeguata polizza assicurativa a copertura degli infortuni derivanti "a sé", mentre rimane fermo l'obbligo di copertura assicurativa per i collaboratori, dipendenti e praticanti in conseguenza dell'attività svolta nell'esercizio della professione, anche fuori dei locali dello studio legale e anche in qualità di sostituto o di collaboratore esterno occasionale (rimangono fermi anche gli obblighi assicurativi per la responsabilità professionale).

Con riguardo agli obblighi di assicurazione per gli avvocati, segnaliamo che il 31 dicembre scorso è scaduto il termine che il Consiglio dell'Ordine aveva assegnato agli iscritti per il caricamento nella propria area personale nel sito dell'Ordine degli estremi identificativi delle polizze, e che quindi ora il Consiglio procederà alle verifiche del caso.

Il secondo provvedimento è la legge n. 205/2017 (cd. legge di bilancio, già legge di stabilità e prima ancora legge finanziaria), con la quale è stata modificata in senso più stringente la disciplina sull'equo compenso degli avvocati che era stata introdotta dal decreto fiscale; è stata introdotta la disciplina del legittimo impedimento del difensore nel periodo di gravidanza e maternità; sono state introdotte modifiche alle discipline delle società tra avvocati, delle notificazioni a mezzo posta, del privilegio ex art. 2751 bis c.c. spettante agli avvocati nel passivo delle procedure concorsuali; è stata infine prorogata di un altro anno, passando da cinque a sei, la disciplina transitoria sull'iscrizione all'Albo per il patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori in base ai requisiti previsti prima della riforma dell'ordinamento forense.

Accludiamo una scheda su tali novità predisposta congiuntamente dall'Organismo Congressuale Forense e dal Consiglio Nazionale Forense.

il Presidente

avv. Giovanni Berti Arnoaldi Veli

(Circolare n. 1/2018)


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