Rendiamo noto che il Ministro della Giustizia, con una nota indirizzata al Presidente, ha inteso dare riscontro alla segnalazione che avevamo sottoposto alla sua attenzione - come a quella di altri soggetti istituzionali - a seguito del suicidio di una donna detenuta presso il carcere della nostra città, dove permangono condizioni di detenzione particolarmente difficili anche a causa di un grave sovraffollamento.

Abbiamo certamente apprezzato l'attenzione che il Ministro ha inteso riconoscere alla nostra iniziativa, ma abbiamo voluto ribadire, con una ulteriore nota di riscontro, che le iniziative che si intendono mettere in campo nel prossimo futuro non ci paiono sufficienti a fronteggiare la drammatica emergenza umanitaria che stanno vivendo migliaia di persone detenute nelle nostre carceri in condizioni non rispettose per la loro dignità.

L'iniziativa del Consiglio ha sortito un altro significativo risultato, questa volta sul piano locale: a seguito della nostra nota è stata convocata una riunione della Commissione Consiliare "Salute, welfare, politiche per le famiglie, comunità e delle fragilità" avente ad oggetto proprio la situazione del nostro carcere, a cui siamo stati invitati unitamente ad altri autorevoli interlocutori istituzionali e associativi. 

Si tratta di una importante occasione di confronto a cui intendiamo portare un concreto contributo di idee e proposte dell'Avvocatura, perché le istituzioni locali mettano in campo tutte le risorse e gli strumenti possibili per alleviare l'ormai insostenibile stato di sofferenza del carcere della nostra città. 

Pubblichiamo la nostra nota iniziale, la nota del Ministro della Giustizia, la nostra risposta e la convocazione della commissione consiliare.

 

La Referente della Commissione penale

Antonella Rimondi

 

Il Referente della Commissione diritti umani

Ettore Grenci     

 

Circolare n. 89 del 6 maggio 2024